Zeno Travegan

Sails 1

Anno 2024

Tecnica mista su tavoletta, cm. 28×40

In Sails, Gravante condensa l’energia del mare, la vitalità del sole e la leggerezza del vento in una composizione astratta, essenziale e giocosa. Le vele, triangoli color viola intenso, si stagliano tra un cielo giallo e un mare rosso, dando vita a un contrasto cromatico ardito e coinvolgente. Le barche sono ellissi filanti, che fuggono via con una scia di spuma bianca, rapida e leggera, lasciata da un colpo di pennello. Il segno è sicuro, il gesto spontaneo ma calibrato, e tutto concorre a restituire la gioia pura del vento in faccia e la corsa tra sole e mare. È un’opera che diverte l’occhio e insieme accende l’immaginazione, mostrando come la pittura possa raccontare l’essenziale con forme ridotte e colori liberi. In questa danza di geometrie e emozioni, Gravante dimostra ancora una volta la sua capacità di evocare con poco un universo di sensazioni.

Zeno Travegan

GRAVANTE, già noto con lo pseudonimo Zeno Travegan, ha maturato un linguaggio pittorico che fonde gesto, colore e memoria. Giornalista per oltre venticinque anni, ha lasciato la professione per seguire un’urgenza interiore più profonda, che trova oggi sbocco nella pittura. I suoi lavori astratti nascono da un impulso emotivo e non cercano definizioni. “Non mi chiedo mai cosa voglia dire un’opera astratta”, afferma, “semmai cosa possa dare, suggerire allo sguardo di chi la osserva”. È così anche in Sails, dove le forme geometriche si caricano di ritmo e di luce, e i colori, accesi, contrastanti, musicali, restituiscono la libertà del mare e la bellezza del volo. La sua astrazione non è mai fredda: è, al contrario, un invito a sentire, a immaginare, a lasciarsi trasportare.

Maria Teresa Majoli

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