Paolo Paolini

Livorno e i suoi cantieri

Anno 2022

Olio su tela, cm. 25×35

Una fredda giornata di gennaio, il cielo basso e grigio si riflette sull’acqua calma, interrotto solo dal volo dei gabbiani. In primo piano, due prue di barche verdi emergono tra acqua e molo, segnate dal tempo e dalle ossidazioni. Una scala di legno, appoggiata distrattamente alla fiancata di una barca tirata in secca, racconta di lavori sospesi, di vite di mare e di gesti quotidiani. Sullo sfondo, gli edifici antichi che si affacciano sul canale guardano la scena con pigra familiarità, mentre il verde delle persiane riprende, come in un’eco silenziosa, quello delle imbarcazioni.
L’opera di Paolo Paolini ci immerge in uno scorcio autentico della città, dove ogni elemento, cielo, acqua, barche, architetture, concorre a restituire l’anima vera di Livorno: operosa, vissuta, poetica.

Paolo Paolini

Tutta dedicata a Livorno, la pittura figurativa di Paolo Paolini segue la scia della grande tradizione labronica, rinnovandola con una voce personale e poetica.
Le sue marine, i moli, i cieli mutevoli e i quartieri della sua città si trasformano in immagini delicate, intrise di emozione. La sua tavolozza è sobria e pacata, ma capace di accendersi di luce nei momenti più inattesi: il verde ossidato delle barche, il grigio perlaceo delle giornate d’inverno, l’azzurro pallido che filtra tra le nubi.
Mai chiassosi, i suoi colori raccontano con verità e rispetto l’anima del paesaggio livornese. C’è nei suoi quadri una pittura che attinge dalla scuola macchiaiola per trarne il meglio: la sensibilità alla luce, il valore atmosferico delle pennellate, l’immediatezza emotiva.
Ogni opera è una dichiarazione d’amore alla sua terra, uno sguardo attento e sincero che coglie l’essenza delle cose semplici e quotidiane, elevandole con poesia.

Maria Teresa Majoli

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