Rosellina Castellarin
Il flusso dei pensieri
Anno 2020
Antica tecnica della decorazione carta pavonata, su carta, cm. 49×64
Due tele come due pensieri intrecciati, due respiri che dialogano in silenzio. Nel dittico “Il flusso dei pensieri”, Rosellina Castellarin lascia che il rosa e il blu si incontrino nell’acqua come in un sogno, generando fioriture lievi, astratte, che non appartengono alla botanica ma alla memoria, all’intuizione, all’interiorità. Sono fiori dell’anima, nati da un gesto dolce e controllato, ma mai costretto.
In questo spazio senza tempo, senza direzione, i colori ondeggiano liberi, come pensieri che si rincorrono senza affanno. Non c’è vento che li scuota, non c’è radice che li leghi: sono visioni leggere, affioranti, effimere e luminose. Un mondo che consola e accoglie, dove ogni sfumatura è una carezza e ogni curva un invito a perdersi, senza paura, nell’intimità più profonda.
È così che la tecnica antica della carta pavonata si trasforma, nelle mani di Castellarin, in linguaggio contemporaneo, capace di evocare mondi interiori con pochi, sapienti gesti. E in questo dittico, l’arte si fa pensiero, e il pensiero si fa fiore.
Rosellina Castellarin
Rosellina Castellarin ha imparato ad ascoltare il silenzio del colore. Nella sua lunga ricerca artistica, la tecnica antica della carta pavonata è diventata una via espressiva unica, capace di fondere istinto e precisione, controllo e libertà. I suoi lavori non sono mai semplici superfici decorative, ma veri paesaggi emotivi, in cui l’olio sull’acqua si muove come un pensiero che affiora, una memoria che ritorna. Ogni opera è irripetibile, come una parola detta sottovoce, come un sogno lasciato scivolare sul foglio.
Nata a San Vito al Tagliamento nel 1957 e residente da anni a Cordovado, Rosellina è artista autodidatta, appassionata di disegno fin dall’adolescenza. Ha coltivato negli anni un personale linguaggio grafico, sperimentando tra china, incisione e tecniche decorative. Da tempo conduce laboratori nelle scuole e ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, portando avanti anche una ricerca affascinante sulla carta marmorizzata.
Maria Teresa Majoli