Paola Caporilli
Le Fate
Anno 2023
Tecnica mista, acrilici e stucchi, su tela, cm. 40×40
Nel mondo evocativo di Le fate, Paola Caporilli ci accompagna in una visione profonda e ancestrale, dove la pittura si fa rito e racconto. Sulla tela si intrecciano stratificazioni di colore, filamenti lunghi e trasparenti che si rincorrono come pensieri persistenti, come un filo logico che non si spezza mai. E da questa trama emergono figure femminili allungate, sottili, quasi radicate nel profondo della terra. I loro corpi sembrano prolungarsi in filamenti verdi, radici e nervature, come a suggellare una profonda connessione con le forze naturali.
Intorno a loro si levano fiammelle rosse, guizzi e lingue di fuoco che danzano in armonia con queste presenze bianche e luminose. Le fate appaiono come creature di soglia, manifestazioni del femminile arcaico: pure, forti, splendenti. Non sono decorazioni leggere, ma icone potenti, portatrici di un’energia sacra, come se nel loro ondeggiare evocassero un potere originario, che unisce terra, fuoco e spirito.
Il quadro diventa così una celebrazione del femminile come forza primigenia e dominante, custode delle leggi segrete della natura. In un ritmo pittorico fluido e continuo, Caporilli trasforma la superficie in un campo vibrazionale, dove danza, luce e materia si fondono in un’unica visione.
Paola Caporilli
Nata a Roma nel 1957, Paola Caporilli ha intrapreso fin da giovane un percorso espressivo che ha spaziato tra moda, arte e design. Dopo una significativa esperienza nel mondo della moda, culminata con la direzione di un atelier e sfilate in luoghi prestigiosi come Palazzo Barberini, ha orientato la propria creatività verso l’arte visiva.
Autodidatta nella pittura, ha arricchito la propria formazione attraverso metodi alternativi, tra cui il celebre approccio “Disegnare con la parte destra del cervello” di Betty Edwards. La sua è una pittura vitale e immediata, nutrita da anni di ricerca, laboratori e sperimentazioni.
Caporilli lavora con stratificazioni e sovrapposizioni che danno alle superfici una forza tridimensionale. Le sue opere trasmettono energia, ritmo e movimento. I colori sono spesso decisi, coraggiosi, ma sempre in equilibrio con una sensibilità profonda. A volte nella materia emergono elementi riconoscibili – volti, corpi, città – altre volte tutto resta nell’ambito dell’astrazione, in una sospensione poetica senza tempo.
Il cerchio, le linee fluenti, le campiture intense sono strumenti per raccontare connessioni invisibili, cicli eterni, e soprattutto per restituire allo sguardo dell’osservatore la bellezza di una pittura autentica, viva, spirituale.
Maria Teresa Majoli