Mario Gavazzi

Informale

Anno 2025

Acrilici su tela, cm. 100×100

In quest’opera astratta, Mario Gavazzi ci offre una visione solare e palpitante, dove il colore è sovrano e ogni tonalità è scelta come un gesto d’amore verso la luce. Si alternano verdi chartreuse e gialli canarino, tenui sfumature di ocra chiarissimo, lime delicato, albicocca pallido, rosa pompelmo, spuma di latte e celeste anice, nomi da tavolozza e da poesia, che si fondono in un’armonia dolce e vibrante.
Le forme non ci sono, o meglio, si dissolvono in una sinfonia di non-forme, attraversate da linee nere che sembrano crepe, oppure riflessi su una vetrata spessa, come se stessimo osservando un mondo felice da dietro un vetro lievemente distorto.
E allora quell’insieme cromatico può diventare un trionfo di frutta matura, una ciotola ricolma di fiori, o ancora un bouquet legato alla base da un fiocco, sospinto verso l’alto da una forza invisibile. L’energia si alza in volute leggere, come scie luminose che sfuggono ai confini della tela.
È un’esplosione trattenuta, un’ascensione gioiosa, un’emozione che attraversa lo sguardo e risveglia il cuore.

Mario Gavazzi

Mario Gavazzi è nato in Lombardia e vive da sempre a Livorno, città che ha spesso ritratto nella sua pittura. Il suo lavoro spazia tra paesaggi, nature morte, figure femminili e opere astratte, tenute insieme da uno stile riconoscibile e da una raffinata indagine sulla forma e sul colore.
Le sue opere si distinguono per la presenza di linee scure, vere e proprie “fratture” che attraversano la superficie pittorica e costruiscono percorsi visivi inattesi. È in questi tracciati che si nascondono e si rivelano fiori indefiniti, volti sognanti, paesaggi immaginari: un mosaico emozionale che si ricompone sotto gli occhi dello spettatore.
Al centro della sua ricerca c’è il colore, chiaro e vibrante, che irradia vitalità e trasforma ogni opera in un viaggio percettivo. Gavazzi dipinge un mondo dove la psicologia della forma si intreccia con la poesia della visione, restituendo immagini che non si svelano subito, ma invitano alla scoperta, alla meraviglia e alla gioia.

Maria Teresa Majoli

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