Giada Pasini

L’attesa

Anno 2025

Acrilici su tela, cm. 80×60

Nel linguaggio visivo travolgente di Giada Pasini, L’attesa si presenta come un’istantanea sospesa, carica di desiderio e tensione. L’inquadratura parziale di una motocicletta, scintillante e fiera, cattura lo sguardo con colori liquidi e vibranti, come se la luce elettrica che la illumina brillasse più intensamente del sole. Il metallo azzurro, lucido e definito, contrasta con il rosso fiammeggiante del serbatoio, cuore pulsante della macchina, che sembra quasi il torace lucente di un insetto meccanico.

Lo scorcio è studiato con maestria: siamo al fianco della moto, accanto a lei, pronti a partire. Di fronte, la porta del garage ancora chiusa, come un sipario che trattiene la scena madre. In quell’attimo fermo, il tempo si dilata: scalpitiamo, immaginiamo la corsa imminente, l’abbraccio del vento e l’asfalto che scivola sotto le ruote. L’artista racconta così un legame profondo, quello tra la moto e chi la cavalca, centauro o centaura che sia, fatto di energia, desiderio e libertà.

Con il suo pop brillante e narrativo, Giada trasforma una semplice attesa in un momento epico, poetico e cinematografico, dove ogni dettaglio è luce, materia, simbolo.

Giada Pasini

Giada Pasini ci conduce in un universo pop esplosivo, dove colore, luce e immaginazione si fondono in opere dal forte impatto visivo ed emotivo. Il suo stile brillante e ironico attinge al linguaggio del fumetto, del cinema e della cultura pop, dando vita a immagini originali, dinamiche e profondamente riconoscibili. Ogni quadro è un piccolo mondo narrativo, dove dettagli iperrealisti e campiture accese convivono con prospettive insolite e atmosfere cariche di energia.

Attraverso un sapiente equilibrio tra nostalgia e modernità, Pasini trasforma soggetti quotidiani o simbolici in visioni sorprendenti, capaci di evocare stupore e complicità. Le sue opere, sempre in bilico tra racconto e icona, parlano con leggerezza e forza al tempo stesso, aprendo varchi verso mondi fantastici in cui ogni spettatore può riconoscere un frammento del proprio immaginario.

Maria Teresa Majoli

Quadro di Giada Pasini in mostra a LA Quadrata 2025 Livorno

Comments

comments