Capras

Architettura fantastica

Anno 2024

Tecnica mista, colori Ecoline, pennarello, pastelli, china, caffè, su cartoncino, cm. 18×13

In questa “Architettura fantastica”, Stefano Caprina, in arte Capras, lascia da parte la vignetta per spingersi verso una dimensione più sospesa, poetica, eppure sempre intrisa di sottile ironia. Il palazzo che ci propone, disegnato a china su uno sfondo dorato, sembra un sogno architettonico scaturito direttamente dal subconscio: una costruzione impossibile, incantata, dove il rigore delle regole costruttive cede il passo alla forza immaginativa.

Il portone centrale è aperto su un grande buio dorato: un vuoto che non inquieta, ma attrae. Guglie, torrette e una grande cupola con sette aperture circolari, tre nere, quattro bianche, definiscono un insieme instabile e affascinante, simile alla stratificazione dei nostri pensieri. L’edificio appare come un’allegoria del processo creativo stesso, dove ogni elemento, anche il meno razionale, trova il proprio posto per magia o per necessità.

Capras costruisce così un miraggio di bellezza e di nostalgia, un richiamo alla meraviglia dell’immaginazione umana, che da sempre inventa, sogna e celebra la propria capacità di dare forma all’invisibile.

Stefano Caprina (Capras)

Livornese autentico, Stefano Caprina, in arte Capras, è una figura ben nota nel panorama della satira e dell’umorismo. Le sue opere, sempre pungenti e attualissime, sono perle di intelligenza visiva e ironia raffinata, capaci di svelare il lato grottesco o paradossale della realtà con un tratto elegante, essenziale e inconfondibile.

Dietro l’apparente leggerezza delle sue immagini si cela una mente acuta, capace di cogliere sfumature sottili e di trasformarle in sintesi visive di grande efficacia. Capras non indulge mai nella volgarità, nemmeno quando tocca temi forti: la sua è una satira colta, che fa sorridere ma anche riflettere.

Artista esplosivo, Capras è sorprendentemente libero e potente quando si esprime attraverso il disegno. La sua produzione, Che spazia dalla vignetta alla visione simbolica, come in “Architettura fantastica”, testimonia una versatilità creativa che affonda le radici in una sensibilità profonda e in una capacità di osservazione fuori dal comune.

Maria Teresa Majoli

quadro di STefano Caprina Capras a La Quadrata 2025

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