Capitan Morgan

Spica

Anno 2025

Tarsia lignea e acrilici, cm. 80×60

Con Spica, Capitan Morgan realizza un omaggio affettuoso e sentito alla sua città natale, Livorno, e alle icone che ne nutrono l’identità collettiva. Protagonista del ritratto è Amedeo Modigliani, simbolo eterno della cultura labronica, trasfigurato con ironia e affetto attraverso la maglia dell’US Livorno, squadra cittadina che negli anni Ottanta visse un periodo di gloria sotto la storica sponsorizzazione della fabbrica Spica, importante realtà industriale locale.

In questa tarsia lignea arricchita da interventi acrilici, l’artista ripercorre un tempo personale e mitico allo stesso tempo: la sua adolescenza (1983-1984), quando la squadra vinse imbattuta il campionato di Serie C2 e Livorno intera sognava, si emozionava, si riconosceva. Spica diventa così una fusione di passioni,  per il calcio, l’arte e la città,  e un esempio tangibile di come i miti, anche quelli popolari, possano trasformarsi in forme di arte e memoria. È simbolo di quell’appartenenza labronica che non si dimentica, un legame profondo che unisce, attraverso il tempo, persone, storia, arte e sport.

In ogni pezzo di legno scelto, in ogni sfumatura e dettaglio, si percepisce il rispetto per la tradizione e l’amore per una città che, anche per chi l’ha lasciata, resta sempre un punto di riferimento insostituibile. Capitan Morgan unisce così la poesia della memoria personale a quella di un’intera comunità, rendendo omaggio a Livorno attraverso un’opera che è, al tempo stesso, intima e collettiva.

Quest’opera ci ricorda che l’identità di una città non si costruisce solo sui grandi eventi storici o sulle istituzioni, ma soprattutto sulla forza viva delle emozioni condivise, delle passioni quotidiane e delle memorie collettive che si sedimentano nel tempo. Attraverso Spica, Capitan Morgan esprime la potenza della nostalgia non come mera malinconia, ma come atto di resistenza culturale che tiene viva l’appartenenza, rafforzando il senso di comunità e la continuità di un racconto condiviso da tutti i labronici, dentro e fuori Livorno.

L’arte diventa così un ponte tra passato e presente, tra individuo e collettività, capace di trasformare un semplice intarsio ligneo in un simbolo di identità, memoria e amore che si rinnova continuamente.

Capitan Morgan

Capitan Morgan è il nome d’arte di un artista che ha scelto il legno come linguaggio espressivo privilegiato. Specializzato nella tecnica dell’intarsio, lavora con passione e precisione diverse tipologie di legno, valorizzandone le sfumature naturali e le venature uniche. Questa tecnica artigianale riflette la sua pazienza, dedizione e cura maniacale per i dettagli, trasformando ogni pezzo di materia viva in un racconto profondo e intenso.

I suoi soggetti preferiti spaziano dagli animali, in particolare i bassotti, a figure iconiche dell’arte e della cultura pop, con un’attenzione particolare al rapporto tra forma, colore e texture. Sono opere che combinano tradizione e innovazione, soprattutto quando integra tocchi di colore acrilico per ampliare la gamma espressiva.

Il suo lavoro è una poesia visiva, capace di evocare emozioni delicate e simboli intensi, traducendo la materia legnosa in visioni che parlano direttamente all’anima. Attraverso l’intarsio, l’artista dà voce al legno, che racconta così storie di natura, memoria e identità.

Maria Teresa Majoli

Quadro dedicato a Modigliani di Capitan Morgan a La Quadrata 2025

Comments

comments