Fabio Brambilla

Orizzonte prima del temporale

Anno 2019

Tecnica mista, acrilici, smalti, paste strutturanti, ghiaietto e applicazioni su tela, cm. 80×160

Una tensione densa e vibrante attraversa Orizzonte prima del temporale, dove i grigi e i blu si mescolano a lampi neri, minacciosi e vitali. L’azzurro, in un gioco di forze contrapposte, emerge tra forme oscure e pesanti, rivelando una luce che cattura lo sguardo. Al di sotto, un grigio profondo sembra contenere tutta l’acqua pronta a precipitare, mentre il cielo, plumbeo e carico, trattiene il fiato.

Il colore del piombo diventa qui il veicolo di una luce intensa e vibrante, quasi abbacinante, capace di evocare fisicamente pioggia, nebbia e umidità. Una materia pittorica stratificata e densa, cifra inconfondibile della poetica di Brambilla, ci conduce in un paesaggio emozionale, dove la minaccia si fa bellezza, e il timore si trasforma in contemplazione.

Come spesso accade nelle opere dell’artista, la forza della natura, potente, oscura, ma anche sublime, si impone in una pittura informale che è ricerca, denuncia e passione. In questa visione, anche il temporale diventa un evento da accogliere, da guardare, da sentire.

Fabio Brambilla

Fabio Brambilla (Fabiobram) è nato nel 1960 a Monza, dove vive e lavora. Autodidatta, si è avvicinato alla pittura da giovanissimo, intraprendendo un percorso di ricerca che lo ha portato a esporre in tutta Italia, partecipando a mostre, rassegne, fiere e concorsi.

La sua arte si muove nell’ambito dell’astrazione informale, con una forte attenzione alla materia e alla natura, elementi ricorrenti e centrali nella sua poetica. Le sue opere sono costituite da strati complessi di colore, spesso arricchiti da materiali di recupero come carta, legno, tessuti, frammenti vegetali, riuniti in una composizione che diventa anche gesto di denuncia e di tutela ambientale.

La pittura di Brambilla è energia che si traduce in stratificazioni visive e tattili, in paesaggi evocativi e visionari che richiamano il nostro legame profondo, e sempre più fragile, con la Terra. Il suo progetto artistico si configura come un appello a proteggere l’equilibrio dell’ecosistema, attraverso opere potenti, vibranti, multisensoriali.

Maria Teresa Majoli

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