Davide Giallombardo
Il Re dei Ratti
Anno 2025
Scultura stampata in 3D, cm. 30x20x20
Con Il re dei ratti, Davide Giallombardo aggiunge un tono ironico e teatrale alla sua poetica visiva. La scultura raffigura un ratto incoronato, vestito con mantello, collare nobiliare e scettro: un vero e proprio monarca del sottosuolo. Le zampe anteriori sono aperte in un gesto ambiguo, tra il saluto e la resa, come a dire: “non posso far altro”. Lo sguardo è perplesso, disarmato, quasi comico nella sua solennità.
È una figura che diverte e insieme spiazza. Il “re” è grottesco, eppure regale a modo suo. Le sue zampe artigliate sembrano animate, raccontano, coinvolgono. Non si sa bene cosa governi, ma si fa guardare, come tutte le creature di Giallombardo: esseri che ci mostrano qualcosa di noi, tra assurdo e rivelazione. Un’opera stupefacente, che mescola il gioco al disagio, la favola alla distorsione, il riso al pensiero.
Davide Giallombardo
Davide Giallombardo costruisce da anni un linguaggio visivo incentrato sull’indagine dell’animo umano. Le sue figure, sospese tra carne e spirito, raccontano un’umanità fragile, ferita, a volte deformata, ma sempre intensamente reale. I volti asimmetrici, i corpi segnati e le ambientazioni crepuscolari sono espressione di un’indagine senza compromessi sulla condizione esistenziale.
Anche nel passaggio alla tecnica digitale o alla scultura tridimensionale, la sua poetica rimane intatta: luce e ombra, mistero e memoria, dolore e ironia si fondono in una visione coerente, dove ogni opera è un frammento di racconto interiore. Così anche Il re dei ratti, tra grottesco e regalità, riesce a sorprenderci e insieme a parlarci di ciò che siamo, senza sconti ma con uno sguardo ironicamente complice.
Maria Teresa Majoli