Angela Sciutto
Certe notti
Anno 2025
Tecnica mista su tela, cm. 50×70
Un titolo evocativo, quasi una canzone sospesa tra malinconia e vitalità. In Certe notti, l’artista lascia fluire la memoria sulla tela, trasformando il gesto pittorico in traccia emotiva. Le pennellate larghe e profonde, dominate dal nero, sembrano custodire il silenzio e l’intensità di quelle ore notturne in cui tutto può accadere.
Ma nel buio si aprono scorci improvvisi di luce e colore: rosa vibranti, azzurri elettrici, gialli caldi e vitali. Sono sprazzi di ricordo, lampi di allegria, come fossero i riflessi delle luci di una città in movimento, le risate di un gruppo di amici, il desiderio, semplice e travolgente, di sentirsi vivi.
L’opera si muove così tra due poli: la profondità del nero, che accoglie e protegge, e l’esplosione di colore, che danza sulla superficie con brio e leggerezza. È una notte vissuta e ricordata, fatta di ritrovi abituali, libertà improvvise, scorribande affettive. Non c’è nostalgia, ma una gioiosa intensità, quella che solo alcune notti – e certe giovinezze – riescono a contenere.
Un’opera che parla senza raccontare, che evoca senza descrivere, e che lascia spazio allo spettatore per riconoscersi, per perdersi, per ricordare.
Angela Sciutto
Genovese, si dedica alla pittura dopo un primo approccio da autodidatta, arricchito da studi successivi che le hanno permesso di approfondire tecniche e linguaggi espressivi. Fin dalle prime sperimentazioni, dimostra una forte attrazione per la forza evocativa del segno e del colore.
Dopo un periodo dedicato al paesaggio e al ritratto, la sua ricerca si è spinta verso forme più libere e astratte, dove convivono memoria e intuizione, ordine e impulso creativo. Le sue opere recenti rivelano una pittura fatta di stratificazioni, vibrazioni cromatiche e frammenti simbolici, spesso lasciati alla libera interpretazione dello spettatore.
Partecipa attivamente al panorama espositivo nazionale, con una produzione in costante trasformazione.
Maria Teresa Majoli
