Ambra Ceragioli

Uovo cosmico

Anno 2025

Tecnica mista su tela, cm. 40×40

Con Uovo cosmico, Ambra Ceragioli mette in scena un archetipo universale, presente in molteplici culture e tradizioni mitologiche: l’origine del mondo racchiusa in un uovo primordiale, custode del tutto e dell’inizio. L’opera diventa così una potente sintesi simbolica, unendo riferimenti al Taoismo, alla mitologia pelasgica e a quella greca, fino alle visioni orientali dell’Uovo di Brahmā.

Nel lavoro di Ceragioli, il grande Uno si disgrega in due forze complementari: cielo e terra, luce e buio, maschile e femminile. La forma ovoidale, perfetta e chiusa in sé, accoglie il seme della creazione, il germe dorato che rappresenta il principio vitale, l’energia originaria da cui tutto ha avuto inizio. L’oro e il blu, opposti e complementari come yin e yang, si confrontano e si abbracciano nella composizione, richiamando anche le corrispondenze cromoterapiche che l’artista impiega consapevolmente nel proprio linguaggio visivo.

Tra suggestioni mitologiche e visioni spirituali, Ceragioli ci conduce in una dimensione sospesa, onirica, in cui l’universo stesso sembra ancora in fase di gestazione. È un’opera densa e poetica, che invita alla contemplazione e all’ascolto, come un racconto iniziatico sussurrato dalla memoria del mondo.

Ambra Ceragioli

Ambra Ceragioli, conosciuta nel mondo dell’arte come Amber, è nata a Pietrasanta nel 1993 e ha vissuto tra Camaiore e Viareggio. Fin da bambina coltiva la passione per la pittura e la poesia, due linguaggi che si intrecciano nel suo percorso creativo, guidato da una sensibilità visionaria e simbolica.

La sua ricerca si nutre di riferimenti al mito, alla spiritualità e alla dimensione del sacro femminile. Affianca alla pittura un interesse per la cromoterapia e la cristalloterapia, che influenzano l’uso del colore e la scelta dei simboli nelle sue opere. Ogni tonalità è associata a uno stato emotivo o energetico, e diventa strumento per trasmettere messaggi sottili, di armonia e connessione.

L’universo di Amber è abitato da immagini oniriche, archetipi, energie in trasformazione. Le sue tele sono luoghi dell’anima, in cui l’osservatore è invitato a entrare in ascolto e lasciarsi attraversare. La pittura diventa così una forma di meditazione, un viaggio personale ma anche collettivo verso una dimensione più profonda dell’essere.

Maria Teresa Majoli

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