Adriano Baldi

Eutanasia di un Clown

Anno 2020

Acrilici su tela, cm. 60×60

Dalle architetture cromatiche, corpose, dense di materia, stratificata tono dopo tono, emergono sguardi lontani, figure assorte, sospese nelle pieghe misteriose del colore.

La pittura informale di Adriano Baldi è una sinfonia di linee, forme e colori che, assumendo valenza simbolica, tendono a narrare e suscitare emozioni e sensazioni in un dialogo diretto tra mondi interiori.

Gesto e materia si incontrano con la volontà e l’urgenza di esplorare l’esperienza esistenziale. Il colore, con la sua corposità e concretezza tangibile, guida il gesto e il segno si anima diventando un confine tra inconscio e mondo visibile, una proiezione che dall’intimo approda alla superficie esterna. La tensione che muove l’atto si modula attraverso dinamiche variabili in un ritmo che approda ad una propria equilibrata armonia.

Un progetto estetico più o meno conscio prende corpo sulla tela per offrire stimolanti possibili chiavi di interpretazione.

I segni, le forme, o meglio i passaggi informi di colore, materiali applicati, ombre, sono elementi che possono essere analizzati come possono essere analizzati i sogni e possono assumere la stessa valenza catartica.

La tela diviene un supporto che offre spazio da una parte alla narrazione e dall’altra alle tante possibili letture che se ne possono fare. L’esperienza estetica che ha lo spettatore può prescindere totalmente da qualsiasi guida alla decifrazione dell’opera e la libertà di interpretazione offre un momento di coinvolgimento e di adesione all’impulso creativo.

Un dono quindi che offre un ponte tra visibile e invisibile, tra interno e esterno, tra protagonista e spettatore, intrecciando nuove e impreviste relazioni.

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