Sabrina Faustini

Landscape 2, Castelluccio di Norcia

Anno 2025

Acrilici su tela,  cm. 90x60x3

Un susseguirsi di fasce orizzontali, dense e vibranti, costruisce l’immagine mentale di un paesaggio che ci appartiene, anche se a prima vista sembra solo pittura astratta. In Landscape 2, Sabrina Faustini evoca l’altopiano di Castelluccio di Norcia con la potenza pura del colore: l’opera è una sintesi emotiva, visiva e sensoriale, di quelle distese fiorite che in primavera si accendono di infinite sfumature.

In alto, la collina verde scuro domina la composizione, quasi a vegliare su quanto accade sotto di lei. Più in basso, in ampie fasce sovrapposte e cangianti, si dispongono le tinte delle fioriture: il rosso profondo, forse della sulla, i gialli brillanti della rapa selvatica, i viola delicati della lavanda, gli infiniti verdi che si intrecciano e si rincorrono. La pittura non rappresenta, ma trasmette: ci invita ad abitare il paesaggio non con lo sguardo della cartolina, ma con quello del ricordo, della memoria sensoriale.

Sotto l’apparente semplicità del gesto e della struttura si cela un complesso lavoro di stratificazione e ascolto, che restituisce un orizzonte interiore più che geografico. Un paesaggio che vibra come un’emozione, che pulsa come una stagione. Sabrina Faustini non descrive Castelluccio: lo reinventa, e ce lo riconsegna come sogno condiviso.

Sabrina Faustini

Sabrina Faustini sviluppa la propria ricerca pittorica attraverso una forma di astrazione materica fortemente emotiva e gestuale. I suoi lavori nascono da un’urgenza interiore, da un bisogno di comunicare stati d’animo, ricordi, visioni, utilizzando il colore come mezzo espressivo primario. I suoi paesaggi non sono descrittivi, ma evocativi: si compongono di fasce, campiture, strati che, pur astratti, restituiscono un’impressione intensa e profonda della natura, come fosse filtrata dalla memoria o da un sogno.

L’artista lavora con sovrapposizioni cromatiche dense, lasciando affiorare l’imprevisto, l’emozione pura, la vibrazione della materia. Ogni opera si costruisce in modo istintivo, senza premeditazione razionale, e proprio per questo riesce a toccare corde universali. I colori, intensi e accostati con coraggio, diventano i veri protagonisti, capaci di generare paesaggi mentali, visioni interiori che ciascuno può interpretare secondo la propria sensibilità.

La pittura di Faustini è un invito a rallentare lo sguardo, a entrare in una dimensione contemplativa dove il tempo si dilata e la forma si dissolve, lasciando spazio alla percezione e alla memoria.

Maria Teresa Majoli

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