Riccardo Cervelli
Ragazza etrusca
Anno 2023
Olio su tela, cm. 70×50
La luce del Sole, nelle sfumature soffuse del tramonto, è la guida decisa dello sguardo dello spettatore sul dipinto: essa è il vero filo conduttore della tela, ne rappresenta la cifra distintiva. Quella luce è, infatti, il fattore essenziale, come appunto detto, determina il “fil rouge”, che lega, componendo il chiaroscuro, l’orizzonte al paesaggio, nel quale, in prospettiva campeggia, erto su un colle, il borgo turrito, dando risalto al volto della fanciulla, in primo piano; figura che pare, di per sé, evocare e suggerire un velato richiamo al grande maestro del seicento olandese, Vermeer, il quale, com’è noto, prestava grande attenzione al colore; particolare aspetto che abbiamo facoltà di poter accomunare all’autore del dipinto, Riccardo Cervelli, da sempre dedito ad uno studio attento del colore, elemento a cui ha dato importanza fondamentale, fin dall’inizio della propria attività di artista.
E quel volto di fanciulla mostra tratti nobili, una bellezza dallo sguardo finanche fiero, come nobile e fiera è la terra, cui essa appartiene.
E la luce del più nobile degli astri, eterna fonte di vita, infinite volte sorto e tramontato su quelle terre, conferisce invero come una sensazione di perennità, quasi che, per incanto, il tempo fosse sospeso, anzi, non avesse mai davvero scalfito quei luoghi; così infine inducendo a captare una sorta di occulta, arcana e tuttavia aleggiante e pulsante presenza, che permea di sé la scena, forse quella dell’antica, misteriosa ancora, per molti versi, stirpe dei Rasenna.
Prof. Massimiliano Bordigoni Denaro
L’opera è stata esposta a Volterra (“Volterra e la sua anima etrusca”, 18-28 marzo 2023).
Insegnante e scrittore, Riccardo Cervelli coltiva da sempre la passione per l’arte. Nato a Pisa e cresciuto in Versilia, si appassiona giovanissimo al disegno e alla pittura, sperimentando varie tecniche, dalla matita al carboncino, dall’acquarello alla pittura a tempera e con colori acrilici; realizza le sue prime opere ad olio intorno agli undici anni.
In seguito gli studi tecnici lo portano ad interessarsi anche alla computer grafica, mentre a Carrara ha modo di conoscere da vicino il mondo del marmo e della scultura. Il confronto e il dialogo con vari artisti e maestri gli hanno permesso di sperimentare e affinare le proprie tecniche.
A partire dagli anni 2000, partecipa ad alcune mostre:
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collettiva “Artisti mai visti”, Pisa (estate 2006)
- la Marguttiana a Forte dei Marmi (anni 2019, 2021, 2022)
- collettiva “La Bellezza come nutrimento dell’anima” – Biennale Etruria presso Villa della Rinchiostra Paphili di Massa dal tema (settembre 2021)
- collettiva “Approdi Caleidoscopici” a Marina di Pietrasanta (16 aprile – 1° maggio 2022)
- collettiva “Golfaporter”, Royal Park “I Roveri” (TO) (7 settembre 2022)
- collettiva “B.I.E. Berlin Art 2022”, Berlino (17-23 dicembre 2022)
- collettiva “Fiori d’autunno”, Ass. Gaudium Milano (22 ottobre 2022 – 28 febbraio 2023)
- collettiva “Diffusissima 2022”,Torino (opere in vendita anche su Catawiki)
- collettiva “Artaporter” presso Accademia Liuteria Piemontese San Filippo 2022 (opere in vendita anche su Catawiki)
- collettiva “Golfaporter 2”, Royal Park “I Roveri” (TO) (5 maggio 2022)
- collettiva “Metalassio 2022”, Alassio (maggio-giugno 2023)
Una sua opera è entrata nell’Archivio Storico Olivetti (classificato nei 20 selezionati) e i suoi dipinti sono visibili in diverse mostre virtuali e concorrono a premi come l’Arte Laguna Prize e il Luxembourg Art Prize.
Predilige i paesaggi e le marine, dove rappresenta con delicatezza, ma anche con determinazione, sfumature di colore, giochi di luce e ombre.