Lucia Spagnoli

II III IV

Tecnica mista, acrilici, porporina, foglia d’oro, gesso, su tela, cm. 70×50

L’opera nasce da un bisogno interiore, come a volere materializzare una Potenza Superiore. Si intravede nel dipinto nel campo in alto a destra della doratura, un profilo chino in atto di “pietas”: il Cristo, sicuramente di mistico significato. In basso le contrapposizioni materiche in legno, rispettivamente II-III-IV in numero romano (realizzate con i versi tendi tela), stanno a rappresentare come un sostegno in questo caos di mondo, con assemblaggio di tortuosità e crepature che ne fanno un labirinto, quasi senza via di uscita, fatta salve per quella nota di speranza che il tocco di blu sulla sinistra, sparso un po’ in qua, un po’ in là, le conferisce. Infine lo scarpone dorato in basso con l’auspicio di proseguire come in marcia lungo il cammino della vita. Un cammino che non sia solo pesante, (vedi lo scarpone), ma al tempo stesso possa essere in po’ lieve, alleggerito dalla impalpabile foglia d’oro.

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