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Nanda Rago

Donne nella cava

Anno 2006

Olio su tela, cm 70×70

Hanno detto di lei

Di lei hanno scritto numerosi critici, tra cui: Mario Portalupi, Daniele Radini Tedeschi, Dino Villani, Ugo Celli, Antonio Oberti, Lia Ciatto, Giuseppe Martucci, Mario Monteverdi, B. Gauthron, Andrè Verdet, Paolo Levi, Giorgio Tarantino, Sandro Serradifalco, Giorgio Falossi, Rolando Sensini, Donat Conenna, Salvatore Russo, ecc

“Siamo di fronte ad una pittura dai motivi esotici ed estrosi, ricca di suggerimenti e di preziose scene di vita,presentate con uno stile pulito e un bel disegno…”

Paolo Levi (nuova Arte 2006)

“Tutte le opere di questa sensibile pittrice, si reggono sull’abilità tecnica -corretta osservanza delle regole prospettiche e tonali-acquisita con una lunga carriera professionale.”

Paolo Levi (nuova Arte 2007)

“L’Artista è animalista appassionata e di qualità, disegnatrice e coloritrice abile dei suoi cani, gatti, cavalli…”

Mario Portalupi

“….il risultato è chiaramente leggibile nella maturità linguistica delle opere, stilizzate in un equilibrio formale e plastico, vivificato dalla squillante nota cromatica.”

Mario Monteverdi (Vol.2 di Donne di Quadri: Storia della Pittura Italiana vista attraverso l’Opera delle Pittrici.)

“… con voluta semplicità nei colori, l’Autrice accampa una visione teatrale alle frontiere del sogno e del surreale…”

Andrè Verdet (In riferimento al Murale Evanescenza di Cala’mpiso.)

“…dipinge con amore e lavora con i colori come il poeta con le parole…”

Antonio Oberti

“La sua pittura è certamente moderna per la trasfigurazione operata nel passaggio dalla realtà-modello alla tela: una notevole carica di sensibilità, un processo di catarsi cronologica nel figurativo…”

Lia Ciatto

“…una pittura felicemente espressa e intessuta sulle memorie di impressioni intensamente e intimamente vissute. Una pittura che esprime padronanza di mestiere, varietà di temi, suggestività strutturale e cromatica…”

Rolando Sensini

“…forse sono i tipi che l’Artista ha saputo cogliere durante i suoi viaggi in Oriente, cosi’ vivi di colore e cosi’ carichi di connotati fisici e spirituali,che scoprono meglio il piccolo o grande romanzo della loro esistenza…”

Dino Villani

“…..Con questo bagaglio, Rago si allontana dal condizionamento della forma mentis accademica grazie ad un “vaccino”, un reagente psichico che, per fortuna, l’accompagna e che la porta a considerare l’immagine vista, non come momento ideale di bellezza, ma come perimetro contestuale di tutti i valori storici e geografici.

E soprattutto umani.”

Donat Conenna

“……L’Artista Nanda Rago si contraddistingue per una figurazione che va oltre la banalità della pura e semplice figurazione Accademica. La ricerca e l’indagine diventano l’iter pittorico-narrativo dell’Artista. Un’indagine che ha come fine ultimo quello di esplorare i luoghi celati dalla dimenticanza” terrena”. Un’indagine che, diventata razionale,scruta il Mondo e lo riporta su tela.

Una tela che da perfetta” tabula rasa” si trasforma in linguaggio espressivo.La cromia si fa carico di luci e di ombre.”

Salvatore Russo

“Una tavolozza intensa scompone le frasi della sua poetica, con la straordinaria capacità di avvolgere l’Opera con la colorazione omogenea, riassumendo il fulcro della sua creatività.

Mariarosaria Belgiovine

Le sue opere, i suoi ritratti, i paesaggi sono sereni,dipinti con bravura ma anche con gioia, e gioia in questo caso significa poesia, sensibilità, partecipazione. Nanda Rago riesce continuamente ad ottenere grandi effetti di luminosità e di suggestiva resa cromatica, riconduce l’immagine alla sua entità essenziale, concentrando tutta la sua attenzione sul lato emotivo e interiore del personaggio preso in esame.

Anna Grossi

“ L’abile ed esperta mano dell’Artista Nanda Rago, unita ad un felice senso dello spazio e dell’inquadratura, rende le tele luoghi di eventi accaduti o che stanno per accadere, spazi ideali dove la drammaturgia del quotidiano, pur se lontano, appare nella sua bruciante verità.

Una sorta di alchimia della pittura e del colore invita a procedere altrove, oltre i limiti del quadro, evocando visioni che si diramano ed espandono per poi aggrapparsi all’humus della vita.”

ANGELA AQUILINI

“L’Artista attraverso un linguaggio piano e figurativo,conferma col suo estro e col suo vivace talento espressivo, una padronanza del mezzo ed una fertilità inventiva molto preziosa. Ogni sua figura è un personaggio, con un anima, un’interiorità,un cuore palpitante ed un vitalismo umanissimo.

E’ giusto collocarla tra i grandi figurativi del nostro tempo.

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