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Gianni Deserri

Chi non viene a patti con la  vita

Anno 2015

Tecnica mista su tela, cm. 120×60

L’opera è ispirata da una pagina scritta da mio figlio.

[…chi non viene a patti con la vita…] “Portale Rustico”, 1822. Un richiamo sempre più forte. Una voce lontana femminile. Come un sussurro sfumato. Una eco. Una visione la donna nel giardino oltre il muro sbrecciato, strizzando gli occhi comparve e, quasi perduto, con difficoltà in equilibrio quell’uomo allungò una mano a volerla toccare… […]

 Da “La Mostra”, D.D.

Gianni Deserri, John per gli amici, nasce il 13 Luglio 1948 a Ferrara. All’età di 14 anni si trasferisce a Bologna dove frequenta il ” Liceo Artistico Statale ” conseguendo il diploma di maturità artistica. Prosegue gli studi iscrivendosi all’ Accademia di Belle Arti, nella sezione di Scultura. All’età di 24 anni diventa prima assistente e poi professore al Liceo Artistico ove è stato studente, trasferendosi successivamente all’istituto Statale d’Arte per oltre trent’anni. Attualmente è responsabile del laboratorio di scultura nell’ associazione artistica ferrarese ” Club Amici dell’Arte “.Fin da quando era ragazzo ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali, vinto premi a livello locale e nazionale. Le sue opere di scultura, pittura, grafica, sono collocate in strutture pubbliche e private. La carriera di Gianni Deserri è fondamentalmente dominata dalla figura umana, che è il centro assoluto dell’universo creativo ideato nel corso degli anni. L’esperienza sempre maggiore dello studente prima, del professore e professionista poi, gli hanno permesso di affrontare un personalissimo progetto artistico, modellando l’arte del “reale” ( figurativa e legata alla fedele riproduzione dell’umano e della natura ), verso un più marcato simbolismo. I concetti cui si lega sono il Movimento, la Sintesi e un Espressionismo più o meno velato che caratterizzano fortemente ogni sua opera, un’arte dove prevale la stilizzazione di alcuni aspetti della realtà al fine di individuarne i sentimenti e i valori emozionali ed espressivi. Dopo i primi anni di carriera condizionati dalla fedele riproduzione dei soggetti, la sua attenzione si concentra soprattutto sul movimento, che non è mai scomposto, ma schematizzato, limitato, imprigionato o lasciato totalmente libero di scorrere sulle figure. Il mondo interiore dell’essere umano, il mondo cosciente e in parte anche l’esplorazione dell’inconscio sono plasmati senza trasformarsi mai in qualcosa di statico, ma sempre ricco di movimento, di forza interpretativa e cromatica. un modo di fare arte che sa essere figurativo, ma al contempo fortemente espressivo e attuale.
Dopo ricerche culturali, estetiche e tematico-concettuali sono nate una serie di sculture ispirate al tema che l’artista ritiene attualissimo nell’odierno contesto mondiale globalizzato: ” La comunicazione non comunicazione ”
Nel 2013 prendono vita anche opere pittoriche a tecnica mista con supporti e trattamenti superficiali differenziati al massimo che approfondiscono la sua continua ricerca affinando una curiosità sempre latente, ispirata anche a miei racconti o poesie. Si crea così quella intensa sinergia che si materializza fisicamente in una vicinanza culturale-creativa, altrimenti difficilmente realizzabile.

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