Le votazioni sono chiuse dalle ore 21 di sabato 13 maggio

Punteggio:

Stelline 15

Sonia Fiacchini

Azzurra

Anno 2008

Olio su tela, cm. 50×70

Chi ha vissuto la dinamica ripresa della ricostruzione post-bellica, del boom economico che l’accompagnò e che trasformò l’Italia da paese prevalentemente agricolo in una nazione proiettata nella realtà industriale; chi ha assistito all’abbandono dei campi e al processo di urbanizzazione che dilatò le periferie delle città permettendo il diffondersi di un tenore di vita fino ad allora privilegio di pochi, non può non essere interessato ad un filone della pittura di Sonia Fiacchini, che celebra i momenti di una folgorante motorizzazione popolare che si manifestò in questa epoca di grandi cambiamenti.
Una vespa, una lambretta, un motofurgone e gli annessi funzionali a questi mezzi di locomozione, come un barilotto di olio FIAT o un bidone di carburante dell’Agip sono i soggetti che Sonia ci propone restituendoci colori e forme rimaste offuscate nel ricordo.
Per noi, giovani di allora la motoretta divenne l’oggetto del desiderio, per la libertà di spostamento che permetteva, per la possibilità che offriva di visitare luoghi conosciuti solo in riproduzioni fotografiche, per l’esaltante ed inebriante avventura che ci faceva vivere nel varcare i confini dello stato.
E’ una pittura coinvolgente, giocata su di un realismo che è anche evocazione di una stagione, che sembra nascosta dietro l’angolo di una nostra recente esperienza.
Ma ecco che Sonia ci riporta alla realtà, ad una nozione del tempo che abbraccia due intere generazioni. Il pennello dell’artista vena di ruggine più o meno diffusa quelle vernici, quelle cromature, così familiari nello spaccato del ricordo e la memoria diviene nostalgia di un tempo ormai lontano.
“Fugit irreparabile tempus” , la virgiliana saggezza latina ci appare come il commento più efficace alla notevole capacità artistica con cui Sonia Fiacchini con le striature di ruggine, con smagliature della pelle dei sedili, con tutti gli accorgimenti stilistici dell’invecchiamento ci racconta una storia che ha ormai più di mezzo secolo.
L’artista, oltre a fornirci opere di ottima caratura pittorica, con i suoi dipinti datati ci pone davanti all’ineluttabile corsa delle lancette del tempo.
Dino Tiezzi

Attenzione: si vota solo cliccando sulla stellina in cima al post
[fb_button]

Comments

comments