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Stelline 129

Stefano Carlo Vecoli

Medusa Strabica

Anno 2014

Tecnica mista finita ad olio su tavola, cm. 55×42

Medusa Strabica. È un dipinto che fa parte di una più ampia ricerca di Stefano Carlo Vecoli sul tema del Mito, che  lo ha portato a rivisitare in chiave  ironica, beffarda e ammiccante  gli Antichi Miti, trasformati in Nuovi Riti. (per vedere la serie completa dei Miti vai alla pagina https://www.facebook.com/media/set/?set=a.703113869782250.1073741830.571581546268817&type=3 )

Medusa era una delle tre Gorgoni, talmente bella da trasformare con lo sguardo gli uomini in pietra, poi la punizione degli dei o il tempo che scorre la trasforma, diviene sdentata, il suo sguardo si fa strabico, eppure i capelli, fatti serpenti, danzano, sorridenti. Medusa oramai invecchiata ci dice  spensieratamente che  il tempo passa per tutti e ci trasforma. Così anche Medusa entra nel mondo onirico di Vecoli dove troviamo: Verelina, un po’ Venere e un po’ Velina, un Marte Calciatore, un Mercurio azzoppato, e così di seguito altri miti e altri eroi mitologici, in uno sberleffo ironico e insieme affettuoso verso i miti della Bellezza, della Giovinezza, della Velocità che da sempre fanno parte  l’umanità, ma che negli ultimi decenni paiono strangolarla in una ricerca spasmodica di una perfezione estetica e giovanilistica inarrivabile.

Che cos’è un mito? La risposta di un ragazzo/a sarebbe facilmente intuibile: un grande calciatore, una pop-star, l’inventore di Facebook … Ma quando la definizione diventa colta, ecco che non possiamo fare a meno dell’antica saggezza greca, importata dalla cultura latina. Apollo, Nettuno, Mercurio, la Medusa… I miti greci sono il pane quotidiano anche per chi insegna le origini della civiltà greco-latina, addentrandosi nella storia dell’arte o nella letteratura. Dunque nell’immaginario di Stefano Carlo Vecoli, i miti toccano le corde più profonde, miscelano cultura ancestrale, pratica didattica, sensibilità artistica. E così il personaggio del mito si ‘umanizza’, assumendo i tratti della quotidianità, ma anche le sue limitazioni.

E anche l’affascinante Medusa nella pittura di Vecoli è sdentata e strabica, un po’ cubista e un po’ espressionista, ma meno tragica: i serpentelli della chioma ammiccano sorridenti a chi li osserva.”

Chiara Sacchetti, Giornalista.

Per scaricare gratuitamente il catalogo  “Antichi Miti, Nuovi Riti” con le opere di S.C Vecoli vai alla pagina   http://www.lulu.com/shop/stefano-carlo-vecoli/antichi-miti-nuovi-riti/ebook/product-21814901.html

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