[fb_button]

I like dati dopo la chiusura delle votazioni non sono conteggiati

Le votazioni sono chiuse dalle ore 21 di domenica 15 maggio 2016

Punteggio:

Like 10

Stelline 15

Silvia De Simone

Notte a Comacchio

Anno 2015

Acrilico su cartone telato, cm. 50 x 50

Notte d’estate a Comacchio. Luci e silenzio

Silvia De Simone, nata a Reggio Emilia e cresciuta a Bologna, è una pittrice istintiva. Approdata alla pittura in età adulta, dopo attività di decorazione prevalentemente “artigianali” e un lavoro nella terracotta iniziato alla scuola dell’artista Ivan Dimitrov, Silvia De Simone ha iniziato la sua storia artistica realizzando composizioni prevalentemente a tema floreale con una particolare tecnica di pittura su vetro, generalmente sovrapponendo due lastre dipinte, una di sfondo e una in primo piano, ottenendo suggestivi effetti di trasparenza e di profondità. Dopo le prime mostre, incentrate su questo tipo di pittura su lastre di vetro, Silvia De Simone ha intrapreso un complesso percorso di maturazione e di ricerca, sviluppando di volta in volta nuovi temi, sempre caratterizzati da elementi di grande originalità. Scopriamo così il periodo dei muri, grandi quadri costituiti da sfondi decisamente materici, al limite del bassorilievo, raffiguranti muri di diversi colori e collocazione geografica, sovrastati da lastre di vetro su cui spiccano gli elementi vivi dell’immagine: piante, foglie, rami, bacche. È una tecnica estremamente suggestiva e originale, apprezzata in diverse mostre tenute in varie località italiane. Parallelamente alla pittura su vetro, e attualmente in prevalenza, Silvia De Simone si dedica ad un tipo di pittura apparentemente più classica, utilizzando colori acrilici su vari materiali quali legno, tela o cartone. Ciò che caratterizza e distingue i quadri di Silvia De Simone è però l’uso del colore, sempre asservito alla creazione di luci e di profondità che quasi relegano l’immagine stessa al ruolo di pretesto per la rappresentazione di un’emozione che raggiunge immediatamente lo spettatore prevaricando l’osservazione razionale del soggetto.  A questo ultimo periodo appartengono nostalgiche vedute di Bologna ed altri paesaggi urbani, boschi solitari, coloratissime scene di danza. E tutto questo, sicuramente, è ancora, a sua volta, il prologo ad una nuova ricerca nei territori della fantasia, del sogno e dell’emozione pura.

Comments

comments